venerdì 12 novembre 2010

Mini Tutorial Cinema4d - Fare esplodere oggetti con plugin "Destruction"

Il plugin "destruction" per cinema4d lo trovi qui. http://www.adamswaab.com/plugins/Destruction_0_1_3_v11.zip


In breve:
- Creare il cubo
- Applicare il plugin destruction aumentando le "iterations" e impostando "separation" a 0,001
- Eliminare il cubo di partenza
- Selezionare i "children" , "connetterli e cancellarli"
- Inserirli in un "Fracture Objects" modificando il mode da "straight" a "explode segments"
- Attribuirgli il rigid body nei Mograph tag



martedì 9 novembre 2010

Logo JP Rosso che si ricrea

Ho creato l'animazione in cinema 4d del mio logo che si "rigenera"


Per realizzarlo ho utilizzato questo ottimo tutorial di greyscalegorilla.com

MiniTuorial Cinema4d - Creare un "pavimento infinito"

In breve:

- creare un piano ed uno sfondo
- applicare loro un materiale con gradiente circolare, bianco al centro e grigio sul bordo
- applicare un tag "composting" al piano e spuntare "compositing background"
- cliccare sul tag materiale del piano e cambiare nel pannello attributi "projection", da "uvw mapping" a "frontal". 


lunedì 25 ottobre 2010

Un allegra famiglia (rincoglionita) attorno alla Wii

Perché questo spot di "Wii party" della Nintendo é stato  concepito proprio in questo modo e non altrimenti? Analizziamolo punto per punto.



1) La famiglia

Vediamo prima di tutto nella posizione dei componenti della famiglia una rappresentazione ideale. I figli al centro protetti dai due genitori, una divisione fra femmine (madre e figlia) a destra e maschi (padre e figlio) a sinistra. La madre sta scenograficamente piu vicina alla cucina, l'ambiente che tradizionalmente le viene assegnato. Il padre invece é posizionato vicino a quella che potrebbe essere l'entrata di uno studio. La posizione della madre é più schiacciata verso i figli, in modo da evidenziare la possibilità che la Wii le offre di stare attaccata ai figli. Il padre invece dispone dietro di se di piu spazio vitale (addirittura due cuscini), in modo da evitargli il senso di oppressione di un'attività familiare obbligata ma forse non desiderata.




2) La madre e il suo ruolo 

Nell'ottica della vendita del prodotto Nintendo wii, la figura materna é sicuramente uno scoglio in quanto notoriamente contraria a questo genere di acquisto :). Lo spot risolve il problema offrendo l'immagine di una madre che usa la Wii per affermare il suo ruolo di aggregatrice familiare. Si noti un quasi impercettibile e materno sussurro ("La scimmia") al cominciare del gioco, che sottolinea il suo ruolo educativo e protettivo.

3) Il figlio

Il principale target del prodotto é ovviamente il piccolo figlio maschio. È quindi quasi scontato che la prima vincita spetti a lui. Da notare che il piccolo "ruba" il controller al padre soddisfando dei bisogni freudiani di rivalsa. Inoltre l'inquadratura che lo ritrae vittorioso esclude il viso del padre, dando invece risalto alle figure femminili che gioiscono con lui (soprattutto la madre) per la sua vittoria. 





4) La figlia che indica.

La figlia, apparentemente passiva, indica con la mano dove lo spettatore deve porre l'attenzione. Una prima volta indicando il controller in mano al fratellino gioioso, una seconda volta anticipando allo spettatore il vincitore del secondo round, cioé il padre. Dietro questa rappresentazione ci sta forse la soddisfazione di un bisogno della figura minore femminile di partecipazione e consapevolezza di avere un ruolo discreto ma  fondamentale..



4) Rapporto padre-figlia.

Infine lo spot soddisfa i bisogni di padre e figlia mostrando un avvicinamento dei due grazie al gioco della Wii.. Per quel che riguarda il primo, gli viene concessa una vittoria finale a sancire il suo patriarcale bisogno di supremazia sulla famiglia, nonché si fa allusione al tabù dell'istinto incestuoso represso. Per quel che riguarda la figlia, le permette un avvicinamento alla figura paterna, in un momento della crescita attorno ai dieci anni, prima che si presentano i primi conflitti relazionali con esso. (non mi dilungo troppo a questo proposito e rimando l'argomento psicologico a questo  link http://www.girlpower.it/sos/famiglia/rapporto_padre_figlia.php)




5) Il prodotto 


Alla fine, come un sipario che ci permette di evitare la vista sconveniente del rapporto fra padre e figlia (e che si "sostituisce ad esso"..), calà a mo' di ghigliottina l'inquadratura del  prodotto vero e proprio. L'immagine di 80 minigiochi, la voce e la scritta che ne sottolineano la quantità, é come se moltiplicassero la scena che abbiamo visto per n volte sottolineando la possibilità di ripetere l'esperienza innumerevoli volte. 


"Piu di 80 minigiochi per il party piu atteso da tutti." Lo spot come abbiamo visto é efficace nel dare ad ognuno una motivazione psicologica per desiderare il videogioco.
L'ultimissima inquadratura ritrae il controller, moderno feticcio delle relazioni familiari, che "entra" nell'involucro del prodotto. Dandogli una chiara collocazione nella scatola, sapremo con precisione cosa dovremo afferrare dallo scaffale dei videogiochi per vedere soddisfatti i rapporti interpersonali della nostra famiglia.



mercoledì 20 ottobre 2010

Ecco perché "Southpark" é meglio de "I Griffin" (a volte..)

Qui non é questione di gusti o di preferenze personali. Si tratta di un'analisi oggettiva di quali significati e meccanismi di senso nascondono certe situazioni comico-umoristiche, prima ne "I Griffin" poi in "Southpark".

Ho trovato due scketches in entrambe le serie che sfiorano lo stesso argomento: la strage di Hiroshima e Nagasaki per mezzo della bomba atomica alla fine della seconda guerra mondiale. Due scene perfette per una comparazione.

Cominciamo da "Road to the multiverse" (I Griffin 8X01) 


Vediamo in questa scena Brian e Stewie che raggiungono un universo parallelo in cui la bomba non é mai stata gettata. 

Le considerazioni che si possono fare su questo spezzone sono riassumibili così:

1) Condizionamento dell'opinione etica dello spettatore 

Alla ipotesi di Stewie del mancato lancio della bomba atomica, segue una scena piuttosto sgradevole di giapponesi che lottano, si insultano e si ammazzano. 
Il sottinteso più evidente é che gettare la bomba sulle due città giapponesi potrebbe essere stata un'azione giustificata. 
Anche se la maggior parte degli spettatori effettivamente deplorano a prescindere la violenza che é stata perpetrata con il lancio della bomba, la fastidiosa scena cui dobbiamo assistere puo' contribuire inconsciamente a spostare l'ago della bilancia in una direzione più "interventista".

2) Denigrazione di una cultura non-occidentale.

C'é poco da fare: si tratta di una semplice e volgare presa per il culo di una tradizione ed una cultura millenarie, che non si tenta minimamente di comprendere.
Poiché non corrispondente ai valori americani, la famiglia Griffin in versione giapponese risulta ridicola IN QUANTO TALE. E' implicito in ciò, la considerazione di appartenere ad una tradizione ed una cultura più "civili". 
Tra l'altro lo sketch appartiene ad una serie che é prodotta negli Stati Uniti, sotto il controllo e i finanziamenti di grandi Network, lobby finanziarie USA, ecc ecc. Di conseguenza é suo dovere sentirsi responsabile di cio che in un certo senso diventa parte delle comunicazioni di "politica estera".

3) Ridicolizzazione del piu debole

La ridicolizzazione del piu forte é umorismo satirico, la ridicolizzazione del piu debole é comicità fascistoide. Nella scena che abbiamo visto, i giapponesi-griffin sono fondamentalmente quelli che nell'universo vero sono stati spazzati via dalla bomba o morti in seguito alle radiazioni cancerogene... Le argomentazioni per questo punto le rimando  direttamente all'interessantissimo articolo di Daniele Luttazzi http://www.danieleluttazzi.it/node/389 ,  che vi consiglio vivamente di leggere.


4) Falso storico o "interpretazione di parte"

E' ipotesi di moltissimi storici che il lancio della bomba atomica sia stato ininfluente alla cessazione delle ostilità con il Giappone. Sebbene la firma della resa non fosse stata ancora apposta, le armate del Sol Levante erano ormai completamente inoffensive e l'intelligence militare statunitense ne era perfettamente al corrente. L'attacco atomico sarebbe stato solo una prova di forza nei confronti del mondo se non proprio un atto di violenza gratuita. Si tratta, é vero, di una questione dibattuta, ma questo scketch da per scontata la versione opposta, quella dell'attacco necessario alla fine delle ostilità, che finisce per diventare "opinione comune".


Ora passiamo a "Whale whores" (Southpark 13,11)

Per capire questa scena é necessaria una premessa: I protagonisti stanno cercando di fermare la inspiegabile furia omicida dei giapponesi nei confronti delle balene e dei delfini. Verso la fine della puntata Stan e i suoi amici riescono a contattare il primo ministro giapponese che spiega loro le motivazioni di tanta rabbia..:



Vediamo come in questa scena, sono ben diversi gli elementi su cui si ironizza. Gli obbiettivi del ridicolo sono in certi casi addirittura speculari alla scena precedente.

1) l'ignoranza
Prima di tutto fa onore a questo scketch il fatto che prima di tutto prenda in giro "l'ignoranza". La satira é nobile quando scherza e denuncia i difetti di tutti noi, in modo da permettere l'evoluzione e la consapevolezza. 
Nella scena si prende in giro l'ingenuità dei giapponesi, assurti a simbolo di tutti noi, spettatore in primis. Pochi di noi infatti conoscono le vicende che circondano quel momento storico, se non a grandi linee. Tanto per fare un esempio pochissimi si ricordano quale fu il presidente che ordinò l'attacco nucleare. Fa onore alla puntata il fatto che colga l'occasione per ricordarci con delle riprese reali, quali furono le conseguenze nefaste sulla popolazione civile.

2) manipolazione della storia
In relazione al primo punto, si fa satira sulla capacità di manipolare la storia quando la popolazione é ingenua ed ignorante. Iperbolicamente si fa assumere le responsabilità ad un delfino ed una balena, sostituiti poi altrettanto ridicolamente da un pollo ed una mucca. Si ironizza sulla permeabilita dell'opinione comune alle falsificazioni. Ed é quasi come se si accusasse proprio la manipolazione delle menti che fa parte della cultura che ha prodotto il precedente scketch dei Griffin, includendoli quindi nell'accusa.

3) ipocrisia animalista
Con l'ultima scena che ritrae i giapponesi che massacrano polli e bovini, si fa crollare alle fondamenta le motivazioni stesse che hanno fatto partire la narrazione della puntata: il moto di scandalo per il massacro dei mammiferi acquatici. Questa é una strategia narrativa utilizzata spesso dagli autori di Southpark: a conclusione della storia si scopre appunto che le cause scatenanti possono essere viste da un ottica completamente differente. Nel nostro caso lo sdegno per la caccia ai delfini e balene da parte dei giapponesi viene ridimensionato dalla consapevolezza che l'uccisione di polli e bovini puo' essere vista come un abitudine altrettanto crudele e sconveniente.

4) relatività/conformismo
L'ultima frase del padre é un corollario a denunciare il piu grande difetto della cultura occidentale quale il conformismo e l'appiattimento culturale.




lunedì 10 maggio 2010

"La fine del copyright"

La lettura de "La fine del copyright", degli svedesi (e te pareva..!) Joost Smiers e Marieke van Shijndel, mi ha fatto incazzare e sperare al tempo stesso. Incazzare, perché ha aggiunto delle altre, valide, gravi motivazioni per odiare l'anacronista concetto di copyright. Sperare, perché gli autori provano a descrivere un possibile mercato culturale piu' aperto, democratico, e soprattutto piu redditizio per quella schiera di artisti "senza santi in paradiso" (tra cui il sottoscritto..), i quali non possono neanche immaginare di trarre un minimo di sostentamento dalle loro appassionate creazioni. Questo tipo di mercato é meno impossibile ed utopico di quanto potevo immaginare prima della lettura di questo piacevolissimo libricino. Scaricabile gratuitamente qui.



"Quando sono pochi conglomerati internazionali a controllare saldamente il bene comune della comunicazione e della produzione culturale, è a rischio
la democrazia stessa. La libertà di comunicare che spetta a ciascuno di noi e il diritto individuale di partecipare alla vita culturale della propria comunità (come sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani) non possono non indebolirsi davanti al diritto esclusivo assegnato dall’odierno copyright a un pugno
di manager e investitori, guidati unicamente dai propri interessi ideologici ed economici. È invece necessario e possibile creare un level playing field, un terreno di gioco dalle pari opportunità, un mercato culturale aperto a ‘creativi’, ricercatori e imprenditori di ogni livello, dai singoli individui alle aziende Internet. Soltanto accettando con serenità l’inevitabile morte del copyright per come lo conosciamo e ridisegnando le norme internazionali sul diritto d’autore alla luce degli odierni (e futuri) scenari tecnologici sarà possibile dare concretezza alla diversità e al pluralismo che caratterizzano una società ecletticamente aperta e democratica, dove le opportunità economiche e culturali vengano create e distribuite su base paritaria."

lunedì 12 aprile 2010

IShowU: Un ottimo programma per filmare lo schermo su MAC


Se vuoi creare dei tutorial e condividere le tue abilità nella rete, é necessario un buon software che registri l'attività sullo schermo del tuo computer. Per quel che riguarda gli utenti MAC, un ottimo programma é indubbiamente IShowU. Questo scaricatissimo software ti permette di riprendere cio che avviene sul tuo schermo in qualsiasi formato e grandezza. Oltre ai numerosi presets, puoi scegliere se seguire il puntatore del mouse, la qualità dell'immagine, la grandezza della ripresa, e cosi' via. La versione Demo presenta purtroppo un enorme watermark, una scritta verde che ti invita a comprare il software. Su youtube pero', si trovano velocemente dei modi per ovviare al problema.... :)
Il programma lo puoi scaricare qui, mentre il video su youtube per la registrazione lo trovi qui.